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La parola ai vaccinati

Si sono presentati di buon mattino (lo scorso 13 aprile) presso il Palazzetto dello Sport di via Fiore i cittadini nocesi delle categorie "vulnerabili", ovvero coloro che sono affetti da patologie particolari e che sono stati i prescelti per aprire questa fase della campagna di vaccinazione. In 200, nel primo giorno, sono stati accolti dagli operatori della Protezione Civile e della Croce Rossa.

In massima sicurezza e diligentemente hanno aspettato il loro turno. "Finalmente mi sono vaccinato" ci dichiara L. che all'uscita incontriamo. C'è soddisfazione sul suo volto. "Sono contento e sto bene, aspettavo da tempo questo momento, penso che il vaccino sia l' unica arma che abbiamo per difenderci dal Coronavirus. Mi sento meglio - ci racconta M. - mi sento sollevato al momento sto bene, nessun effetto collaterare", ci dice e va via regalandoci un grande sorriso.

"Oggi è un giorno importante per Noci e tutti i cittadini nocesi" dichiara una giovane donna che ha appena ricevuto la somministrazione del vaccino Pzifer. Un signore attempato non nasconde la sua preferenza: "Ho temuto che potessero somministraci quel vaccino, devo essere onesto, io non volevo vaccinarmi ma ho dovuto, date le mie molteplici patologie, quando mi hanno detto che ci somministrano il vaccino della Pzifer, ho fatto salti di gioia".

La confusione che impera in questo momento non aiuta certo quella che dovrebbe essere una campagna di vaccinazione di massa, G., poco più che cinquantenne ci dice: "Bisogna spengere la televisione, crea solo un panico, per non parlare dei social e dei vari gruppi di no vax e negazionisti che proliferano, ad ascoltare e leggere i loro post, non ti vaccini più. Sono pericolosi ed andrebbero fermati. Io oggi sono contento di essere stato vaccinato e colgo l'occassione che mi offrite per rivolgere un appello a tutti, non abbiate timore e vaccinatevi. Solo in questa maniera possiamo uscire dalla pandemia e riprenderci la nostra vita".

Tutti i nostri intervistati hanno posto l'accento sulla professionalità degli operatori sanitari presenti, medici ed infermieri, e sulla cordialità e l'attenzione ricevuta dagli operatori di Protezione Civile e Croce Rossa. Ci piace infine sottolineare il volto tranquillo e sereno dei vaccinati all'uscita. Missione compiuta (a metà).

 

Stefano Impedovo

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